The Arrival



Regia: David Twohy



Trama iniziale
Un astronomo, addetto alla captazione di segnali radio dallo spazio per il progetto SETI, riceve un messaggio poco comprensibile da una stella non
troppo lontana. La mattina seguente va a riferire tutto al suo superiore e per ringraziamento subisce seduta stante un licenziamento. La motivazione ufficiale è che il programma ha bisogno di qualche sfoltita, in realtà andando a scavare Zane scoprirà che c'è dell'altro..



Recensione critica
Lo stesso regista ci ha poi portato la trilogia del criminale spaziale furiano (Pitch Black, The Chronicles of Riddick, Riddick) ed è quindi esperto di una fantascienza a budget contenuto. Per la prima parte non può non ricordare il meritatamente più famoso (e succesivo di un anno) Contact: in un confronto infatti perderebbe un po' da tutte le parti. Nella seconda parte invece mi ha ricordato moltissimo Essi Vivono, anche qui però in peggio. Su altri aspetti quali la veridicità degli interni e le recitazioni preferirei sorvolare. Nel complesso si salva dall'insufficienza grazie a una buona caratterizzazione dei cattivi e a una storyline leggermente diversa dal solito grazie al tema del "terraforming".


Consigliato agli amanti delle cospirazioni aliene; sconsigliato ai detrattori dell'esistenza di vita all'infuori del sistema solare.

Giudizio complessivo: 6.5
Buona visione e alla prossima,

Bikefriendly


Trailer




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