Ouija



Regia: Stiles White



Recensione spoilerosa
Allora partiamo con il presupposto che questo genere di film non mi ha mai entusiasmato più di tanto, sicuramente meglio qualche testa mozzata e svariati litri di sangue più o meno innocente. Il rischio di partire prevenuti di conseguenza c’era, ma qualche recensione positiva e un titolo che ti mette subito di fronte con l’argomento principale della faccenda hanno contribuito al dare la possibilità a questo Ouija e al semisconosciuto Stiles White.


L’inizio è piuttosto confortante, con la scena della ragazza impiccata che mette di buon umore e lascia quantomeno presagire interessanti sviluppi, che in realtà poi non si riveleranno essere davvero così interessanti. Ormai va infatti di moda iniziare subito i film horror con un episodio clou e poi, dopo i titoli di testa, partire con lunghe introduzioni che spesso portano solo noia e fastidio. Qui la fase introduttiva non è poi così lunga, anche se la coglionaggine dei ragazzi protagonisti si mantiene su livelli decisamente elevati, elemento purtroppo imprescindibile per la buona riuscita del film.



Il giochino della tavoletta è francamente troppo grottesco, si vede lontano un miglio che viene mossa dai ragazzi (tra l’altro in maniera piuttosto goffa); ed è proprio questo che mi ha maggiormente deluso… cioè basi tutto il film su un concetto, su una parola e proprio su di essa tiri fuori dal cilindro i momenti più imbarazzanti…. delusione granderrima.

Peccato perché tra l’altro i primi 'Hi friends' non sono malvagi, così come la comparsa della bambina e della madre durante la seconda seduta. Apprezzabile pure la prima morte causata dal filo interdentale, a testimoniare che le scene interessanti ci sarebbero pure, peccato che è la storia in se (e la sua evoluzione) che non convince appieno, a partire dal taglio delle cuciture sulla bocca della bambina, eseguito con una facilità irrisoria, proseguendo con il mega falò riparatore e chiudendo con l’intervento finale della ragazza impiccata, situazione davvero ridicola e fuori luogo.

Ed ecco che, non appena sto bocciando il finale, arriva la frase pronunciata dalla sorella, che si interroga su dove fossero andati gli spiriti maligni e inevitabilmente si fa largo la speranza di un qualche guizzo conclusivo, lasciandoci però ancora una volta delusi.

E si perché date le premesse, è obbligatorio parlare di delusione.



P.S.: Se a cena vi è rimasto qualcosa nei denti, consiglierei di non toccare nulla, almeno per la serata post visione del film.


Giudizio complessivo: 5.5

Buona visione e alla prossima,

Luca Rait




Trailer





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