L'Allievo


Autore: Patrick Redmond

Ci troviamo nel college di Kirkston Abbey, un college riservato a figli di famiglie benestanti, dove ci sono ore di lezioni scolastiche, ore destinate allo sport, all’organizzazione e gestione delle proprie camerate e dove ovviamente ci sono regole da rispettare, regole che però, talvolta, mettono anche in difficoltà quali il non denunciare per nessuna ragione i soprusi e i dispetti fatti durante la notte dai più “anziani” (15 anni) ai giovani del college.

Mai permettersi di puntare il dito contro il colpevole, regola seguita ed accettata anche dagli insegnanti. 

Nicolas Scott, i due gemelli Perriman e Jonathan Palmer sono amici da sempre, stanno nella stessa aula, in banchi vicini, pronti a consultarsi sugli studi, a scambiarsi merendine e le torte che i rispettivi genitori mandano e a sostenersi di fronte alle avversità e al gruppo di bulli della loro classe che di notte spargono terrore. Ma qualcosa di sinistro sta per accadere. 

Nella loro classe l’attenzione di tutti i compagni e dei professori è attirata da Richard. Richard è un allievo solitario, di una bellezza insolita e sbalorditiva. Non teme nessuno, non ha bisogno di amici né teme gli insegnanti ai quali tiene testa ogni volta che usano alzare la voce o fare del sarcasmo in classe. Richard è bravo a scuola, nessuno trova contestazioni da fargli, solo il suo sguardo terrorizza, ha qualcosa nei suo occhi che spaventa, fissa insistentemente chiunque con un sorriso sarcastico, quasi maligno. Richard è tutto ciò che i suoi compagni vorrebbero essere: coraggioso, sfrontato, determinato, pieno di sicurezza. 

La normale routine di classe s’inceppa, Jonathan si troverà inaspettatamente difeso da Richard quando un gruppo di bulli lo aggrediranno e così una forte intesa ed inquietante amicizia avrà inizio. Non ci sarà più spazio per gli amici di un tempo, Jonathan avrà occhi solo per Richard, i loro desideri di vendetta, la loro rabbia accumulata li fonderanno in una sola persona, il magnetismo di Richard renderà Jonathan succube, talmente dipendente da non rendersi conto di ciò che starà per accadere, di ciò a cui i due ragazzi andranno incontro, a ciò che evocheranno. 

Qualcosa di sinistro è in arrivo, forze distruttive dilagheranno. Un gioco malefico prende loro la mano. A questo punto amici miei, CHI CREDE, QUALSIASI SIA LA RELIGIONE, MA CREDE NEL BENE: INIZI A PREGARE. 

Violenza causata dal desiderio di vendetta o da pazzia, difficile comprenderlo. Forse le due ragioni si fondono e questo é il vero dramma. Un gioco tra i più pericolosi, dai quali é impossibile tornare indietro. State attenti a desiderare follemente il male, Lui potrebbe ascoltare la vostra richiesta, potrebbe impossessarsi di voi. Se lo invocate le vostre vite, le vostre anime saranno in mano sua e non avrete scampo. La stanza si fa fredda... c'e odore del male nell'aria, i vostri occhi lanciano lampi , la disperazione arriva. I vostri desideri si avvereranno, le vostre vendette si esaudiranno, ma ... quando l'anima é ormai Sua, nessuno vi salverà. 

Se sentirete mai parlare di ouija board non giocateci, per favore.

Giudizio complessivo: 8
Buona lettura






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