Sharktopus vs. Pteracuda


Regia: Kevin O'Neill

E vabbè ormai mi tocca iniziare i commenti di questi film sempre allo stesso modo, credendo di averle già viste tutte in quanto a bizzarre creature catapultate sullo schermo, ma evidentemente (e forse per fortuna) non c’è mai fine al peggio/meglio. Perché dopo Mega Shark vs. Kolossus onestamente pensavo di aver raggiunto il massimo e invece… mi sbagliavo.

Stavolta infatti, pur non essendovi traccia di Asylum da nessuna parte (almeno credo, ma mi pare strano si siano fatti sfuggire un’occasione talmente ghiotta), ecco comparire lo SHARKTOPUS (nientepopodimeno che il POLPOCANE, che purtroppo/per fortuna non è un imprecazione) e lo PTERACUDA, sapientemente presentato ad inizio film dal suo inventore e credo agli esordi, mentre per il suo compare non si tratta né della prima volta e neppure dell’ultima.

I colpevoli di tutto ciò sono il tale Kevin O’Neill, già capace di deliziarci in passato col Dinocroc e il Dinoshark (di cui vi risparmio dettagli e recensione) e regista di quel Sharktopus vs. MERMANTULA, su cui devo mettere le mani quanto prima (non aggiungo nulla sull’identità di questa bestia, perché non me la sento proprio, andate voi se vi va a scoprire di cosa diavolo si tratta) coadiuvato da quel Roger Corman che un tempo si dilettava coi romanzi di E.A.Poe, ma che ultimamente si è gettato a capofitto nella produzione di questi moster movie che evidentemente gli devono far passare una divertente vecchiaia.



L’inizio è chiaramente meraviglioso e non fa pentire della scelta, così come le seguenti scene imbarazzanti, condite da una buona dose di sangue e teste mozzate, ben oltre la media dei suoi illustri colleghi. Non sto a descriverle tutte perché chiaramente non voglio levarvi il piacere, ma una in particolare non si può non citare.

E mi riferisco a quella in cui il polpocane infila un tentacolo su per il c. del presentatore tv facendoglielo uscire dalla bocca, dopodichè lo decapita e sputa la testa nel campo da beach volley, dove gli increduli occupanti ci giocano pure, mostrando grandi abilità nell’alzare e schiacciare la suddetta testa a mo di pallone. Giuro che dovuto rivederla 3 volte perché stentavo a crederci, anche perché poi ste scene non sono neppure fatte così male, sempre considerando il livello di cui stiamo parlando.

Poi vabbè c’è anche un abbozzo di trama (che chiaramente passa in secondo piano) con il solito combattimento tra le creature, che qui si protrae per più episodi, la protagonista patata che tenta di salvare il salvabile, lo scienziato pazzo, il salvatore belloccio che risolve le situazioni sparando a tutto ciò che gli capita attorno, il cattivo di turno che vuol rubare la tecnologia per comandare le bestie (e chi non la vorrebbe d’altronde?), ecc ecc.

E infine l’epilogo, che non può essere diverso da come viene proposto e che ci catapulta direttamente verso il prossimo episodio.

Voto 1 che potrebbe valere come un 10 per quanto mi riguarda, ma che importanza ha dinnanzi a tutto questo????

Giudizio complessivo: ?

Enjoy,


Luca Rait




Trailer




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